Come si diventa uno Show Builder? Intervista a Federico Garosi

All’interno di AMG gravitano moltissimi professionisti senior; ma crediamo molto anche in quel passaggio di consegna generazionale, in cui giovani lavoratori e studenti possano iniziare a mettere le mani sul mondo che più li appassiona: quello del dietro le quinte dello spettacolo

Per questo motivo, da molto tempo accogliamo giovani tirocinanti che iniziamo a questo mondo grazie anche al prezioso contributo dei corsi di AMG Academy

Oggi siamo andati ad intervistare Federico, in AMG da un paio di mesi, che ci racconta la sua mirabolante avventura tra il mondo delle luci e quello dell’audio.  

Federico viene da un paese in provincia di Mantova, Poggio Rusco; ha 23 anni, e ha iniziato ad avvicinarsi a questo mondo all’età di 5 anni, grazie al papà appassionato di musica che lo ha avviato alla conoscenza della batteria. 

Ci racconta della strada che lo ha portato fino a qui e dell’incertezza di diventare grandi. 

Ciao Fede, raccontaci un po’ di te e del tuo percorso di studi. 

Ho iniziato molto giovane ad avvicinarmi al mondo dell’Audio e degli strumenti musicali. Prima grazie a mio padre, poi grazie a mia mamma con cui facevo da volontario al teatro del mio paese, e dove ho mosso i primi passi del mondo del dietro le quinte. A 14 anni, lavoravo già con un service del posto.  

Quando è stato il momento della scelta delle superiori, la cosa più naturale per me è stato scegliere un percorso di studi che si avvicinasse alle mie passioni, e ho scelto il liceo musicale dove ho studiato per 5 anni le percussioni classiche (timpani, marimba, xilofono, grancassa) e per 4 anni pianoforte. 

Dopo gli studi superiori hai scelto l’università Saint Louis di Roma. Cosa ti ha portato a scegliere questa strada?  

Seguivo e conoscevo la Saint Louis grazie ai social e grazie al docente del mio liceo che mi ha spronato verso questa scelta.  

Volevo proseguire gli studi musicali, ma volevo anche conseguire una laurea, e la Saint Louis era l’unica realtà che me lo avrebbe permesso.  

Tra i tanti percorsi di studi che offriva (Musica elettronica, In live e In studio) ho scelto quello che mi avvicinava al mondo con cui ero stato a contatto da ragazzino: il corso di Tecnico del Suono

Sono ripartito dallo studio delle basi della fisica e del suono, per poi specializzarmi nei tre anni successivi studiando anche teoria della musica.  

Ora sono al terzo e ultimo anno e mi sto per laureare. 

Venendo qui in azienda però, ho scoperto di avere una parte molto creativa che a volte cozza con le regole rigide che lo studio del suono impone. Forse anche per le serate a teatro da piccolo con mia madre, ho scoperto nel tempo che quello su cui avrei voluto mettere le mani erano le luci

Come hai conosciuto AMG e cosa ti ha spinto ad entrarne a far parte? 

Ho conosciuto AMG tramite i canali social dell’azienda. Seguendola ho scoperto che avrebbe partecipato ad un evento per il lancio della sua scuola di formazione per le professioni dello spettacolo, AMG Academy. Sono venuto quindi a Musika Expo a Roma accompagnato dal docente del mio corso di laurea, Alberto Recchia. Lì ho avuto modo di conoscere l’azienda dove sono ora: AMG. 

Raccontaci la tua esperienza qui: com’è mettere le mani su quello che ti appassiona? 

Benché stia facendo un percorso nel mondo dell’Audio, mi sono proposto ad AMG per lavorare nel settore luci. Come in tutti gli inizi ho iniziato dalle basi, dal magazzino, per iniziare a conoscere gli strumenti del mestiere, quindi proiettori, console, e tutti gli strumenti di questo settore. Devo dire, è davvero quello che mi appassiona! 

In AMG mi sono sentito subito accolto da tutta la squadra dei tecnici, sia luci che audio e video. Anche se lavoriamo molto, ci divertiamo. 

Hai già pensato a cosa fare dopo la laurea?

Questa esperienza in azienda mi ha dato la certezza della strada che voglio seguire anche dopo il conseguimento della laurea: l’operatore luci

Continuo comunque la mia formazione nel mondo dell’Audio, anche grazie ai corsi AMG Academy che mi serviranno per la tesi di laurea. 

Chiedo scusa al mio professore e al mondo dell’audio per averli traditi, ma il mio cuore va verso la luce 😊 Vi voglio comunque bene. 

Ringraziamo Federico per aver chiacchierato con noi. 

A prescindere il settore sceglierà, gli auguriamo il meglio!